Ellery Queen

Nato nel 1929, il personaggio di Ellery Queen divenne cosí famoso che i suoi autori decisero di fondare la rivista Ellery Queen's Mystery Magazine (nota in italiano come La rivista di Ellery Queen), considerata a lungo una delle piú influenti pubblicazioni di letteratura poliziesca in lingua inglese dell'ultimo mezzo secolo. Il personaggio fu creato in occasione del concorso indetto da una rivista per premiare con la pubblicazione la miglior opera prima poliziesca. Dannay e Lee, due cugini ebrei di Brooklyn, decisero di inviare un lavoro firmato con lo stesso nome dato al loro personaggio e vinsero, ma prima che il loro romanzo potesse venir pubblicato, la testata fu ceduta a un altro proprietario, il quale preferí pubblicare il romanzo di un'altra concorrente. I due non si persero d'animo e inviarono il loro romanzo, La poltrona n. 30 (The Roman Hat Mystery, 1929) a svariati editori, fino a trovare quello giusto, Stokes.
Ellery é un giovane giallista nonchè investigatore dilettante dalla mente lucida e analitica, laureato all'Universitá di Harvard e interessato al crimine solo per curiositá (infatti non guadagna nulla dalla sua attivitá di investigatore). Suo padre Richard Queen, di origine irlandese, é ispettore capo della squadra Omicidi della polizia di New York. In moltissimi casi, é proprio Ellery ad aiutare suo padre nelle indagini sui delitti che la squadra da questi diretta deve affrontare.
La poltrona n. 30 definí subito il paradigma dei lavori successivi: un crimine insolito, prove spesso contrastanti, la presenza di Richard Queen e del suo assistente, il sergente Velie; la messa a disposizione del lettore di tutti gli elementi utili a scoprire il colpevole e la conseguente ā€œsfida al lettoreā€ che precedeva la soluzione del caso. Venne inaugurata anche la formula base del titolo (in inglese), che seguiva lo schema The + aggettivo di nazionalitá + sostantivo + Mystery (come omaggio ai titoli dei romanzi di S. S. Van Dine con Philo Vance, che seguivano lo schema The + sostantivo + Murder Case). Infatti il secondo libro della coppia fu The French Powder Mystery (Sorpresa a mezzogiorno, 1930).
Se dal padre Richard, irlandese con i piedi per terra, Ellery eredita l'interesse verso il crimine, deve altresí alla madre scomparsa l'intelligenza critica, l'aspetto un po' snob e soprattutto la necessitá di non dover lavorare per mantenersi. Gli autori si ispirarono alla figura distaccata e un po' cinica di Philo Vance, ma se l'atteggiamento di Ellery Queen nei primi romanzi era parte essenziale del personaggio (si concederá anche qualche avventura galante di tanto in tanto), egli lo perderá via via, tanto che in seguito la sua presenza nei romanzi sará giustificata solo dal suo ruolo risolutore, senza aggiungere altro colore alle vicende.
Ellery Queen arrivó in Italia negli anni trenta, pubblicato nella collana dei Gialli Mondadori, incontrando subito un largo consenso tra gli appassionati del genere.

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